giovedì 29 dicembre 2011

Chi è Beth Bolton?

Inizialmente la dottoressa era un' insegnante di musica nelle scuole, e praticava la sua professione con bambini che partivano dai sei anni fino ai dodici. E' stata un'insegnante per 17 anni, in questo periodo, Bolton ha capito che il suo modo di insegnare era efficace per alcuni suoi alunni, mentre per altri no. Questo l'ha spinta a ad andare oltre il solito insegnamento, ella stessa dice: <<Avevo imparato la "teoria dell'insegnamento", ma non avevo imparato a "imparare" i bambini. In questo modo ha conosciuto una teoria dell'educazione musicale secondo la quale bisogna insegnare secondo le modalità di apprendimento di ciascun bambino. A partire da questa teoria Beth Bolton ha cominciato ad osservare la risposta naturale del bambino alla musica e a farsi guidare essa stessa dalla musica nell'insegnamento. Ella ritiene che questo modo onora e rispetta il bambino, onora la sua risposta alla musica, il suo sviluppo sia cronologico che psicologico ed emotivo, ed onora il suo bisogno di giocare, poichè la maggior parte di questo scambio naturale tra genitori, bambini, e insegnanti implica il gioco, uno dei mezzi di comunicazione più naturale per i più piccoli. Questa parte della vita di Beth  Bolton è molto significativa per lei perchè è riuscita ad apprendere come far ricevere la musica ai più piccoli.


Fonti:
http://www.musicainculla.it/cosa_leggere/bolton2.asp

martedì 27 dicembre 2011

Modi diversi di fare musica al nido

Vi metto a confronto due modi diversi di fare musica al nido,  per introdurre i nostri piccoli amici alla musica fin dai primi mesi di vita. 
Un video vi illustra le tecniche di Edwin Gordon messe in pratica dalla dottoressa Beth Bolton , mentre il secondo video mostra applicata la musicoterapia. Bisogna premettere che all'interno dei due video il targhet di bambini utilizzato è diverso. Fatemi sapere cosa ne pensate e magari anche quale preferite tra i due metodi. 


                                  Musica in culla con Beth Bolton a Torino


   


Musicoterapia e bambini-mamme nella rete
  

lunedì 26 dicembre 2011

Attività sonora

Non è difficile costruire un 'attività sonora al nido. Una delle prime cose da fare è stabilire il targhet dei bambini che parteciperanno all'attività. Ad esempio se si ha un gruppo di quattro o cinque bambini di due anni (quindi ultimo anno di asilo nido) le  educatrici possono inventarsi una storia e con delle illustrazioni farsi aiutare dai bambini a raccontarle facendogli fare i rumori e i versi che sono protagonisti della storia. Una delle storie più utilizzate è quella di "Simone l'acchiappasuoni" che tra l'altro è stata creata per questo scopo. Questa storia parla di Simone che una mattina si sveglia presto al suono della sveglia, a queste parole i bambini dovranno fare il suono della sveglia, e lo possono fare con degli strumenti che le educatrici lasciano a loro disposizione o con la loro voce. La storia continua con Simone che entra in  bagno e sente cadere una goccia per volta dal lavandino, e qui lo stesso i bimbi faranno il suono delle gocce. E così via fino alla fine della storia.

lunedì 19 dicembre 2011

Creare oggetti sonori per il nido

Per creare degli oggetti sonori non serve molto: bastano piccoli oggetti comuni e tanta fantasia.
Sarebbe bello che alcuni strumenti venissero costruiti dai bambini stessi con l'aiuto delle educatrici, come ad esempio le maracas facilissime da costruire basta avere dei bicchieri o contenitori simili riempirli con del riso o semini chiudere i due bicchieri assieme e il gioco è fatto, oppure si possono prendere dei legnetti e attaccarci con dei fili degli oggettini in metallo come chiavi, tappi, bottoni ecc... sempre con i tappi e dei bastoni in legno si possono costruire dei sonagli. Lo stesso si può fare con delle conchiglie.

venerdì 16 dicembre 2011

Piccoli musicisti


Solitamente il senso dell’udito viene lasciato sviluppare senza delle stimolazioni strutturate, come invece viene fatto per la vista.  Per questo motivo al nido si fanno delle attività create appositamente per sollecitare lo sviluppo dell’udito nei bambini, dai più piccoli ai più grandi.  A molti può sembrare che i bambini più piccoli non abbiano molto da imparare, ma al contrario proprio nei primi mesi di vita i bambini sono stimolati nell’esplorazione e conoscenza del mondo interno ( il loro corpo) ed esterno  a loro, per questo motivo accolgono tutto ciò che percepiscono dall’ambiente e dalle persone a lui circostanti.
Obiettivi nel fare musica al nido :
1.       osservazione del mondo sonoro
2.       classificazione dei rumori-suoni  che percepisce
3.       capire il rapporto di un suono collegato a un determinato gesto, movimento, parola
4.       stimolare nel bambino l’ascolto
5.       stimolare la comunicazione attraverso il suono
6.       Sviluppo del linguaggio ( soprattutto nei bambini più piccoli)
Oltre alle stimolazioni  e allo sviluppo sensoriale i giochi sonori aiutano il bambino a calmare il pianto e a sentirsi più rilassato .
Nell’ambiente nido, non sono  necessari spazi particolari per svolgere attività  musicali. Si possono utilizzare le sezioni come anche spazi meno probabili come l’entrata, o il bagno ( questo ultimo spazio può essere utile per fare giochi sonori con l’acqua).
Per organizzare un’attività sonora al nido a volte basta veramente poco. Non sono sempre necessari dei pannelli sonori fatti apposta ( non togliendo che sono un ottimo strumento per stimolare il bambino), ma basta una musica per coinvolgere attivamente il bambino. I bambini ascoltano qualsiasi tipo di musica e reagiscono agli stimoli a loro modo: ballando, dondolandosi, cantando, muovendosi…
Ogni bambino è un piccolo artista e non gli serve uno strumento troppo elaborato per esprimere la sua arte. I bambini con gli strumenti giusti a loro disposizione possono creare liberamente la loro musica. Di solito gli oggetti che hanno a che fare con la cucina possono diventare degli strumenti, ad esempio: i coperchi delle pentole, mestoli, imbuti cucchiai ecc… ma sono altrettanto divertenti e stimolanti anche mazzi di chiavi, legnetti…
In conclusione, è molto importante lo stimolo uditivo per agevolare lo sviluppo sensoriale del bambino.


Fonti:
http://www.eduprof.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=691

lunedì 12 dicembre 2011

Un modo diverso per ascoltare le fiabe

Cosa sono le fiabe musicali?
Le fiabe si sa, parlano di vicende interpretate da animali parlanti. La differenza con le fiabe musicali sta nella narrazione di questo del racconto. Ogni personaggio viene interpretato da uno o più strumenti musicali e di sottofondo di solito c'è una voce narrante che racconta la vicenda. Un esempio molto famoso di Fiabe musicali è quello di Pierino e il Lupo, pensata e composta dal musicista, pianista, compositore russo Sergej Prokofiev, nel 1936. 
La particolarità di questo modo di fare musica e raccontare le storie è quella di accompagnare l'immaginazione di ogni bambino durante l'ascolto.

Personaggi e interpretazioni:


Il protagonista della fiaba è Pierino, l'eroe della vicenda, il quale viene interpretato dagli archi. Gli amici di Pierino sono: Un'anatra e un gatto l'una interpretata dall'oboe, l'altro dal clarinetto. L'uccellino l'amico che aiuterà il nostro eroe a catturare il lupo ha come voce quella del flauto. Pierino è un bambino molto vivace e a badare a lui c'è il vecchio nonno brontolone, e chi meglio del fagotto può interpretarlo?! Il cattivissimo lupo ha il ruggito di ben tre corni. In una fiaba con un lupo non possono mancare i cacciatori i quali vengono interpretati dai legni (oboe, clarinetto, flauto e fagotto) e i loro spari i timapani.  

Presentazione degli strumenti:

Buon ascolto.




venerdì 2 dicembre 2011

Qualcosa di più sulla "Musica in fasce"

In questo articolo che vi riporto qua sotto, viene spiegata in modo particolare la "Musica in fasce" e i suoi benefici verso i bambini.


MUSICAINFASCE® (Il Nido Musicale)
La primissima infanzia risulta essere quel momento in cui l’individuo è predisposto ad apprendere in maniera del tutto spontanea. Proprio per questo i primi tre anni di vita di un bambino sono un’occasione unica ed irripetibile per stimolare l’apprendimento. In tale età, la musica provoca lo sviluppo di connessioni neuronali, favorisce il raggiungimento di obiettivi generali volti alla formazione dell’individuo nella sua totalità, facilita l’espressione, il riconoscimento delle emozioni e agevola la socializzazione. Il corso propone l’apprendimento musicale con modalità simili a quello linguistico, fornendo al bambino una guida che si relaziona a lui attraverso il suono e la voce, elementi a lui familiari sin dalla gestazione. Inoltre promuove ed esalta l’ascolto attivo e privilegia il movimento spontaneo come espressione di percezione e creatività. Il lavoro proposto non ha fini propedeutici, ma mira all’acquisizione di un pensiero musicale nel pieno rispetto dei “tempi dell’infanzia”. Il corso si basa sulla “Music learning theory” di E. Gordon, frutto di anni di ricerca scientifica.
Durante la lezione è necessaria la presenza di un adulto di riferimento.

Per maggiori informazioni vi lascio il link del sito.

http://www.scuolamusica.fiesole.fi.it/index.php?form_id_pagine=380



martedì 22 novembre 2011

L' ARTE SONORA


Proprio la settimana scorsa ho partecipato a un laboratorio di musica e gioco proposto da una mia docente dell'università. Grazie a questo laboratorio ho scoperto l'arte sonora, nata nel 1996 per la collaborazione tra Arianna Sedioli, ricercatrice nell'ambito dell'educazione al sonoro, e Luigi Berardi, un artista. I due attraverso l'allestimento di mostre  e laboratori rivolti a ragazzi e bambini, cercano di dare forme plastiche ai suoni. 


Arianna Sedioli ha scritto anche molti libri su cui possiamo trovare per esempio che tipo di oggetti utilizzare per produrre anche noi l'arte sonora. Ad esempio ci suggerisce come riprodurre i suoni dell'acqua spesso molto affascinanti per i bambini, e anche per noi forse poichè l'acqua è molto comune e tante volte non ci soffermiamo a sentire i suoi suoni. 

Se vi interessa l'arte sonora vi consiglio caldamente di dare un'occhio al sito.


lunedì 14 novembre 2011

Una teoria interessante..

In questo video viene illustrata la teoria di Edwin Gordon, uno studioso che si è occupato dello sviluppo della musicalità del bambino, facendo accurate ricerche scientifiche.
 Egli sostiene: "Il potenziale musicale del bambino non è mai alto come al momento della nascita". 
Gordon ha individuato delle fasi che il bambino attraversa durante lo sviluppo musicale. La prima  viene chiamata da Gordon "acculturazione" e corrisponde all'ascolto, seguita poi dall'imitazione e l'assimilazione, fanno in modo che il bambino pensi musicalmente. Questa capacità viene chiamata da Gordon "audiation".
Buona Visione.



giovedì 10 novembre 2011

La musica fin da piccoli!

Ciao a tutti!!!
In questo blog mi piacerebbe affrontare il tema della musica collegato ai bambini dell'età del nido. Da quando ho memoria ricordo che la musica mi è sempre piaciuta (e penso che sia così per la  maggior parte di tutti noi). Ci sono diversi tipi di musica e ognuno sceglie un suo genere preferito. Ma secondo il mio parere la musica oltre che ascolto è anche qualcosa di più. 
Ho creato questo blog perchè mi incuriosisce l'effetto della musica sui bambini piccolissimi, e per condividere con chi è interessato, o chi ha delle idee a riguardo, cosa ne pensa, e per poterne discutere insieme. 
Aspetto presto risposte, sono curiosa di sapere cosa ne pensate!!